Scuola di montagna, lotta per la sopravvivenza

Il preside Chiocchetti: «Situazione drammatica, ho steso una relazione per ribadire certi punti»

di Gianni Santomaso  

AGORDO. A un anno dalle 5 mila firme, la situazione delle scuole di montagna rimane drammatica. Era il 9 luglio 2010 quando i membri del consiglio dell'istituto comprensivo di Cencenighe consegnarono nelle mani del vicepresidente del consiglio regionale, Matteo Toscani, le sottoscrizioni a difesa della scuola di montagna.  La Terra nel frattempo ha fatto un giro completo intorno al sole, eppure sulla scuola di montagna sembra che i raggi non arrivino mai.  Dopo il problema dell'accoglienza dei bambini di 2-3 anni all'infanzia (Toscani e il gruppo della Lega hanno sottoscritto una mozione che impegna la Giunta regionale ad assumere a breve una delibera pro inserimento), c'è quello degli organici di diritto. «Siamo in una situazione drammatica», spiega il dirigente scolastico dell'istituto di Agordo, Bernardino Chiocchetti. «Ho appena finito di stendere delle relazioni per ribadire alcuni punti (la complessità del nostro istituto, i disagi legati al vivere in montagna) che non pare siano stati presi in esame».  Ad Agordo (quattro asili, sei elementari e due medie) i collaboratori scolastici passeranno da 19 a 15. «I collaboratori sono indispensabili dappertutto e in particolare in un istituto grande e articolato come il nostro», dice. «Pensiamo per esempio alla questione della vigilanza in orario pre-scolastico: come facciamo ad assicurare il personale per accogliere i bambini che arrivano presto al mattino, tanto più in un momento in cui nemmeno i Comuni se la passano bene?».  Oltre ai bidelli, anche l'assegnazione di quattro prime alle medie rappresenta un fatto altrettanto rilevante soprattutto in chiave didattica. «Sono 101 ragazzi divisi in quattro classi - sottolinea Chiocchetti - ma ci sono alunni con handicap, extracomunitari, con disturbi specifici di apprendimento e con situazioni particolari. Chiediamo con forza la quinta sezione».  Non va meglio alla scuola superiore. All'istituto Follador i numeri parlano da soli: il segno meno compare davanti alle voci docenti (-5), assistenti amministrativi (-3) e collaboratori scolastici (-3). «Tutti posti di ruolo - spiegano dalla segreteria - con personale che operava nella scuola, sia ad Agordo che a Falcade, da molto tempo».  Anche Cencenighe e Alleghe perderanno un bidello a testa (ad Alleghe mancherà pure un docente alla primaria e ci sarà una pluriclasse in più a Selva), ma la situazione sembra leggermente migliore.  «Ci sono venute incontro delle deroghe - spiega il vice-preside di Alleghe, Paolo Zanin - ma il problema rimane sempre quello: la montagna non chiede deroghe o carità, ma leggi che ne riconoscano la specificità».  Questo era appunto il tema cruciale attorno al quale erano state raccolte le 5 mila firme e sembra inevitabile chiedersi che fine hanno fatto quelle sottoscrizioni.